Gli obiettivi europei in campo energetico stanno portando alla creazione di un mercato interno sempre più aperto e concorrenziale, che consenta ai consumatori finali (famiglie, imprese e produttori di energia elettrica) di disporre di forniture e servizi di migliore qualità al minor costo.

La condizione fondamentale per raggiungere tali obiettivi è lo sviluppo di infrastrutture integrate in un network europeo, che sostengano la dinamica di mercato degli shipper e delle società di vendita di gas.

Tra le infrastrutture energetiche un ruolo di primo piano è rivestito dagli stoccaggi di gas, che permettono di rendere più sicuro l'approvvigionamento di energia, oltre che di supportare la diversificazione delle forniture energetiche e di facilitare l'integrazione dell'energia prodotta da fonti rinnovabili intermittenti. Una delle sfide per l'Europa è quella di promuovere delle infrastrutture nel comparto del gas, come contribuire allo sviluppo di reti transeuropee per il trasporto del gas, creare dei nuovi punti di accesso (rigassificatori) e sviluppare ulteriormente la capacità di stoccaggio.

ll mercato italiano del gas è tra i più importanti a livello europeo, con consumi pari a circa 72,6 miliardi di metri cubi nel 2017, in crescita del 5,5% rispetto al 2016
[Fonte: dati preconsuntivi da Relazione Annuale ARERA del 31 Marzo 2018].

Di questi, quasi il 92,70% viene importato prevalentemente da Paesi extra UE attraverso metanodotti transfrontalieri e, in minor misura, grazie ai rigassificatori.

In alcuni giorni dell'anno la differenza tra gas disponibile in rete e gas consumato dagli utilizzatori finali è particolarmente elevata e il complesso degli stoccaggi in esercizio in Italia soddisfa circa un terzo dei consumi nazionali. Il deficit rilevato deve essere colmato per assicurare la funzionalità e la sicurezza del sistema degli approvvigionamenti energetici senza ricorrere a misure d'emergenza, come successe nel 2006, 2010, 2012 e nell’inverno 2017/18 (in seguito a sensibili abbassamenti delle temperature nei periodi invernali, crisi geopolitiche nei paesi di produzione e di transito, disservizi tecnici dei metanodotti di importazione). Nelle fasi di emergenza il prezzo del gas naturale subisce improvvisi rialzi che si ripercuotono sui consumatori finali.

pubblicato il: 18/08/2017 / autore: IGS / categoria: Scenari energetici